Catastrofi, disastri e sventure

 

"Guarda o Re! Guarda Gagool! Guardate capi, uomini e donne, e vedete se gli uomini bianchi dalle stelle mantengono le loro promesse o se non sono altro che vani mentitori! Il Sole si oscura davanti ai vostri occhi; presto sarà notte - ah, notte a mezzogiorno. Avete chiesto un segno; eccolo. Oscurati o Sole! Ritira la tua luce, tu splendente; porta il tuo orgoglioso cuore nella polvere e copri il mondo di ombra."
Un gemito di terrore salì dagli spettatori. Alcuni stettero pietrificati dalla paura, altri si gettarono in ginocchio urlando. E quanto al Re, sedeva immobile e impallidiva dietro la sua pelle scura.
Solo Gagool manteneva il suo coraggio...


H. Rider Haggard, "Le miniere di Re Salomone" (1886).

 

Da millenni il verificarsi di un'eclissi, di Sole o di Luna, è considerato presagio di sventure.

Anche se una spiegazione del fenomeno era già stata fornita dagli antichi astronomi caldei e greci, l'immaginario popolare si è inventato una serie interminabile di leggende, credenze e superstizioni legate a questi fenomeni.

Cinesi e Indiani lanciavano urla e suonavano i gong per mettere in fuga l'aggressore, i Messicani si flagellavano, i Romani levavano fiaccole al cielo come per aiutare l'astro eclissato.

Un'eclissi di Sole scatenò una rivolta nell'esercito di Serse e una di Luna fu ritenuta responsabile della morte del generale ateniese Nicia e della rovina della sua armata in Sicilia, inizio della decadenza dell'egemonia ateniese.

Per gli "esperti" fu occasione da utilizzare per i loro scopi:
un'eclissi di Sole influenzò la decisione di Pericle di attaccare il Peloponneso e si dice che Druso usasse un'eclissi di Luna per placare una sedizione nel suo esercito.

Cristoforo Colombo, prigioniero e quasi alla fame in Giamaica, utilizzò un'eclissi di Luna per millantare verso gli indigeni un grande potere, convincendoli a fornire viveri e assistenza ai suoi uomini.

Astrologi e negromanti hanno spesso tentato di dimostrare correlazioni fra eventi celesti spettacolari e sciagure di tutti i generi, ma si sa, eclissi se ne vedono poche, sciagure tante e non è affatto improbabile associare le une alle altre, mostrando correlazioni statistiche quanto meno discutibili.

Anche oggi, in epoca di alta tecnologia, c'è qualcuno che ci prova; per di più l'associazione con la fine del millennio rende la miscela esplosiva.

Nostradamus, sempre lui, lo ha predetto. In una delle sue centurie scrive della venuta dal cielo di un grande "Re del Terrore" nel settimo mese dell'anno 1999; i particolari, se ci tenete, potete trovarli su web come Seven Signs to the Millennium o exoScience, dove chi scrive ha anche l'impudenza di sostenere: "io non sono superstizioso, ma nessuno può dubitare di queste notevoli coincidenze".

Bisognerebbe forse rispolverare un annuncio comparso su La Gazette de France del 19 marzo 1764 a cura di un ignoto filantropo:

"I curati sono invitati a cominciare più presto del solito gli uffici della 4a domenica di Quaresima, perché l'eclissi di Sole, intorno alle 10 di mattina, porterà le tenebre della notte. Lorsignori sono pregati di avvisare la popolazione che le eclissi non hanno su di noi alcuna influenza morale né fisica; che esse non presagiscono né producono sterilità, né contagi, né guerre né accidenti funesti; e che queste sono conseguenze necessarie del moto dei corpi celesti, tanto naturali quanto il sorgere e il tramontare del Sole e della Luna."

In realtà, forse, un presagio corretto di disastri esiste.

E' quello lanciato già da più di un anno dagli amministratori della Cornovaglia, la regione inglese sulla fascia di totalità dell'eclissi.

La preoccupazione, come riporta un servizio della BBC, riguarda il temuto grande afflusso di turisti.

Se ne prevedono più di un milione e mezzo, e le strutture della regione saranno messe a dura prova: blocchi del traffico, carenze di cibo e acqua e delle strutture ricettive, problemi sanitari e per i servizi di emergenza. E' stato chiesto l'intervento dell'esercito, e le ferie di oltre 3000 poliziotti sono state cancellate.

 

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Rodolfo Baggio - 1999